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News 15 Dicembre 2021

Giovani e università: questionario orientarsi dopo la scuola 2021

Un po’ emozionati, un po’ indecisi e… in cerca di confronto 

cartello con scritto università

Il quadro che emerge dal questionario CISIA/ORIENTAZIONE descrive ragazzi e ragazze che affrontano la scelta universitaria e indica i fattori determinanti per scelte di studio consapevoli e che regalano soddisfazione. 

“Scegliere non è mai facile, a maggior ragione in un contesto come quello attuale in cui alla naturale incertezza dell’età, si aggiunge una visione del futuro che non è mai stata così sfuggente”, con queste parole Federica Licari ha presentato all’assemblea dei consorziati CISIA Orientarsi dopo la scuola, il questionario che ha coinvolto quasi 7.000 giovani che hanno affrontato i test di accesso all’università. 

Pur trattandosi di un campione non rappresentativo rispetto alla popolazione, nelle risposte ci sono indicazioni su cui riflettere, come il ruolo degli insegnanti, figure che possono avere un peso di rilievo per la diffusione delle attività di orientamento. 

Lauree scientifiche: più maschili che femminili 

Metà della popolazione maschile che ha risposto al questionario e che poi si è effettivamente immatricolata ha scelto un percorso STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), per le donne la percentuale scende al 26%. Sono le facoltà letterarie e psicopedagogiche da una parte e il binomio ingegneria-architettura dall’altra, a segnare le maggiori differenze di genere: per le prime il 33% degli iscritti sono donne (il 13% uomini), per le seconde si registra un 31% di uomini e un 9% di donne. Nell’area di economia, giurisprudenza e scienze politiche femmine e maschi sono sostanzialmente appaiati (rispettivamente 24% e 23%). 

 La gestione delle emozioni influenza il risultato 

Almeno a giudicare da coloro che hanno risposto al questionario, l’emozione gioca un ruolo importante per ottenere un buon risultato ai test di accesso (TOLC), in particolare se alle spalle c’è un voto di diploma non particolarmente alto. Casistica interessante quella del 49% di ragazzi diplomati con un voto non eccellente che sono riusciti a trasformare uno status emotivo di “media agitazione” (le possibilità di risposta sul grado di emozione percepita erano 4) in un punteggio ai test decisamente alto; la stessa cosa non è riuscita alle ragazze con lo stesso grado di agitazione e stessa valutazione al diploma, che hanno ottenuto un buon risultato al TOLC solo nel 24% dei casi.  

Il ruolo degli insegnanti per l’orientamento 

Gli insegnanti sono un importante punto di contatto con le opportunità di orientamento come il portale ORIENTAZIONE ma chi decide di proseguire negli studi è motivato ed effettua ricerche personali per fare una scelta consapevole: il 66% di coloro che seguono attività di orientamento ne ha sentito parlare da qualche docente, il 50% ha comunque cercato anche in autonomia. Per scegliere di iscriversi figure come quelle degli insegnanti, specie per i percorsi scientifici, possono essere importanti perché riescono a far amare la materia a 1 persona su 3. Rimane però una percentuale troppo alta di studenti e studentesse che non seguono attività di orientamento (51%). 

 L’importanza dell’orientamento 

Il TOLC è sì uno strumento di accesso ma è anche un test utile per misurare e valutare le proprie conoscenze. Questa doppia funzione non è ancora del tutto riconosciuta, anche se, in funzione dei risultati ottenuti, la percezione cambia: la percentuale di coloro che lo ritengono non-utile all’autovalutazione scende dal 24% all’8% con il crescere dei risultati conseguiti. 

 Quale laurea? La decisione solo all’ultimo anno 

Se il 48% di chi si iscrive all’università afferma di aver scelto secondo una “vocazione” di lunga data, la decisione avviene – nello specifico – solo alla fine del percorso scolastico: dopo l’esame (35%) o nel corso dell’ultimo anno (38%). Fare una scelta consapevole e decidere seguendo le proprie aspirazioni è determinante, a un anno dall’iscrizione, per il grado di soddisfazione che studenti e studentesse testimoniano con una forbice di 24 punti percentuali nel riportare la piena convinzione per il proprio percorso accademico (68% contro il 42% di chi si è iscritto senza troppa determinazione). 

Il futuro è un’ipotesi 

Realizzazione personale, passione e prestigio sociale sono i fattori che influenzano la scelta del percorso di laurea ma solo per l’area medico-sanitaria (il 6% del totale delle iscrizioni) la visione del futuro è chiara a tal punto da includere una visione del proprio mestiere. Per il resto la proiezione post-laurea è all’insegna dell’incertezza e del “possibilismo”. 

Indagare il dopo-TOLC: un’esperienza da ripetere 

“Abbiamo acquisito dati utili per migliorare il nostro lavoro e conoscere al meglio la popolazione studentesca cui ci rivolgiamo – commenta Giuseppe Forte, direttore CISIA – e l’esperienza è non solo da ripetere ma da sistematizzare. Questo tipo di informazioni potrà costituire uno storico di assoluta importanza per comprendere le mutazioni del mondo giovanile in quella cruciale fase di passaggio fra la scuola e l’università, momento in cui aspettative, paure e speranze incontrano un mondo da scoprire e gestire al meglio per creare il proprio futuro. CISIA è al centro esatto di questa fase, essendo sia al servizio degli atenei, sia al fianco di chi sceglie di studiare. Ciò che abbiamo imparato da questo ruolo di osservatori privilegiati ci rende sempre più consapevoli dell’importanza di iniziative come ORIENTAZIONE, che permettono a tutti gli attori in gioco maggiore consapevolezza, percorsi più lineari e la realizzazione dei propri obiettivi”. 

Il questionario: metodologia e dati 

Per raccogliere le informazioni sono state spedite, nell’aprile scorso, 150.000 e-mail a coloro che nel 2020 avevano sostenuto i TOLC. Le domande sono state erogate attraverso una survey online anonima con un tempo medio di compilazione di 10 minuti. I questionari completati, e presi quindi in esame, sono stati circa 7.000. 

Scarica la presentazione del questionario Orientarsi dopo la scuola

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