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Abbiamo incontrato i familiari del dottor Giovetti, che a 102 anni è stato nominato...
Abbiamo chiesto ai nostri follower su Instagram come si sentissero in vista del TOLC, ci hanno risposto in massa.
È l’ansia a prevalere, con il 68% su un totale di 524 risposte date in 24 ore (il tempo di una storia Instagram). Fra coloro che non provano ansia la risposta più gettonata è quella che indica “Qualcosa che non so spiegare” (13%); dalla conoscenza e riconoscimento dello stato d’animo, si passa quindi all’incapacità di definire ciò che si sta vivendo. Seguono fiducia (10%) e indifferenza (9%).
Il risultato indica che la popolazione del social di Kevin Systrom e Mike Krieger, è in stato di agitazione di fronte alla prospettiva di affrontare il TOLC. Lo scorso anno avevamo condotto l’indagine “Orientarsi dopo la scuola” coinvolgendo quasi 7.000 giovani che avevano sostenuto i test di accesso; anche in quell’occasione lo stato emotivo aveva giocato un ruolo di primaria importanza.
Fra tutti gli stati d’animo, l’ansia è uno di quelli di cui si è maggiormente consapevoli, almeno a giudicare da ciò che le persone cercano in rete: le domande più frequenti riguardano infatti i metodi per curarla, come gestirla o combatterla ma esprimono anche un bisogno di capirne di più, con ricerche che mirano ad avere risposte su cosa accada nel cervello, sulle dinamiche con cui nasce, sull’associazione con altre patologie e manifestazioni, sui testi che ne parlano e la analizzano (Bibbia compresa). Fra le ricerche compaiono anche l’ansia per gli esami, per la maturità, per l’università. L’ansia pervade (è possibile ipotizzare che questo dato sia influenzato dal recente periodo pandemico) anche fasce di età adolescenziali, con ricerche che tentano di indagare perché si possa provare ansia all’età di 14 anni. Interessante notare come in alcuni casi le ricerche siano associate ai concetti di stress e rabbia.
L’ansia, quindi, che è definibile come una serie di reazioni che prendono corpo quando si percepisce (o si immagina) un pericolo, è qualcosa di cui le persone sembra siano a conoscenza, la sanno riconoscere, la sanno definire, vogliono capirla a fondo e cercano di superarla; questo al netto della significatività del campione che ha risposto al nostro piccolo sondaggio.
L’aforista Fabrizio Caramagna scrive: “Eccola lì, l’ansia che prova a sedurre la tranquillità con una bellissima paura”, e come intuibile, legato all’ansia è proprio il pericolo di impaurirsi, “bloccarsi” e non riuscire a compiere ciò che si è in grado di fare. L’ansia è così connaturata al nostro vivere contemporaneo che sorgono ovunque metodi e tecniche di gestione, cresce la pubblicistica, si approfondiscono gli studi (un filone di discreto interesse a partire dalla lettura che ne dette Mihaly Csikszentmihalyi nel 1975 con il suo celebre “Oltre la noia e l’ansia: sperimentare il flusso nel lavoro e nel gioco”, che invece di studiarla come fenomeno negativo cercò di intuire il rapporto fra quantità d’ansia e prestazioni ottimali). L’ansia è con noi e affianca anche studenti e studentesse che si approcciano all’avvio di un percorso universitario.
Tornando al “Qualcosa che non so spiegare”, da approfondire il motivo: si tratta di giovani che vivono un lieve stato di agitazione a cui non merita dare un nome oppure siamo di fronte a un’alfabetizzazione emotiva che è carente? Difficile, forse impossibile rispondere, in mancanza di altri dati. Tutto questo ci ricorda però che è importante riflettere su quanto la gestione della pandemia abbia influenzato il benessere delle nuove generazioni, mai come in questi periodi alle prese con difficoltà piscologiche ed emotive. Altro elemento da considerare è l’humus di assoluta precarietà in cui galleggia chi è giovane oggi: futuro senza alcuna certezza, presente in balìa di conflitti, epidemie, crisi e insicurezza…
Tornando alla nostra domanda, se proprio volessimo ipotizzare una risposta potremmo indicare la mancanza di parole: un’alfabetizzazione emotiva da acquisire. E chissà… magari proprio grazie al percorso universitario ragazzi e ragazze riusciranno a definire emozioni e stati d’animo, cosa importante per la gestione stessa degli stati emotivi e per allontanare episodi più significativi di ansia.
Era intuibile aspettarsi un significativo prevalere dell’ansia per alcune ragioni:
Le percentuali delle altre risposte forniscono, in ogni caso, spunti di riflessione e approfondimento: solo 1 persona su 5 si ritiene priva di agitazione.
A coloro che provano ansia o agitazione in vista di un TOLC, è possibile dare qualche piccolo (ma efficace) suggerimento:
DATI E STRUMENTI
Sondaggio su Instagram (stories) 29 e 30 agosto 2022.
Risposte (524 su 2.222 visualizzazioni del sondaggio):
Strumenti di indagine del web: Google Trends, Answer The Public, Also Asked.
Approfondimenti: